TORNA A: SCUOLA DI MEDITAZIONE
di Massimo Forcellini
Il Tai Chi Chi Kung è una forma molto antica dello stile Yang che è stata insegnata al maestro Mantak Chia dal maestro P.Y.Tam. e pone l’accento sull’uso della mente e del cuore (consapevolezza) per muovere il Chi. Il Chi a sua volta migliora la circolazione, irrobustisce la struttura ossea e rivitalizza l’intera persona.
Il Tai Chi Chi Kung evidenzia e sottolinea la struttura interna del Tai Chi, il modo in cui il Chi fluisce nel corpo e il modo in cui l’energia viene trasmessa dalla terra attraverso la struttura ossea. Questa forma è semplice e facile da usare, eppure contiene tutti i movimenti essenziali del Tai Chi.
Usando questa forma concisa ed essenziale, l’allievo può incominciare quasi subito ad applicare i principi vitali del Tai Chi: assorbire, trasformare e dirigere le tre forze: la forza Universale, che proviene dalle stelle, dal sole e dalla luna; la forza Cosmica, che proviene dalle particelle cosmiche presenti nell’atmosfera e nell’ambiente; e l’energia della Terra, che proviene dalla terra stessa.
Inizialmente il Tai Chi era un sistema praticato dagli sciamani, da cui il taoismo e molte altre filosofie e pratiche spirituali derivano. Non era assolutamente un’arte marziale, ma una serie di movimenti fisici in coordinazione con la forza psichica ed energetica, così da integrare sempre meglio la persona all’interno di se stessa, fra se stessa e l’ambiente che la ospita. Inoltre, il movimento fisico veniva considerato essenziale per poter far digerire tutte le pratiche spirituali eseguite durante la meditazione in posizione statica. La meditazione consiste nel creare nuovi canali, dove i propri potenziali o energie, possano essere indirizzati proprio per raffinare ed elevare il proprio livello di coscienza. Ogni pratica spirituale non è altro che questo. La meditazione non è altro che la parte attiva del processo, mentre la parte passiva è quella di lasciare che ciò che abbiamo proposto e creato nella meditazione sia assorbito nel nostro sistema. Ciò è esattamente paragonabile a quando mangiamo, questa è la parte attiva che poi deve essere seguita da una passiva in cui l’organismo digerisce e assorbe gli alimenti mangiati affinché diventino parte del nostro organismo. Così come succede a livello materiale per il cibo succede anche a livello sottile per le energie lavorate con la meditazione. E così come una passeggiata dopo mangiato aiuta la digestione, aumentando la possibilità di assimilare le sostanze ingerite, il movimento fisico del Tai Chi aiuta nell’assimilazione delle dinamiche energetiche create durante la meditazione, garantendo che tutto il lavoro non venga sprecato ma si strutturi all’interno, diventando una realtà concreta. In quest’ottica il Tai Chi non è altro che un sistema dettagliatissimo per far assorbire energie alla persona, così che, integrate, diventino parte stessa della persona.
II Taoismo è il più antico sistema filosofico e di pratiche spirituali della Cina. I taoisti partono dal presupposto che noi siamo parte della natura; siamo nati dall’energia della terra, delle stelle e degli elementi. Però, per qualche ragione abbiamo dimenticato il nostro posto nella natura, e abbiamo bisogno di imparare come rientrare in possesso dell’eredità che ci spetta come suoi figli.
La via della natura è chiamata Tao. Anche i metodi per sviluppare il nostro potenziale più alto, per vivere in armonia con gli schemi energetici della natura, fanno parte del Tao. Per il taoista, il viaggio e la meta sono un tutt’uno. La vita è vista come un processo, come una danza.
Così come l’universo è un’unità, così lo è il corpo dell’uomo, essendo ogni sua parte connessa e dipendente da tutte le altre. Tuttavia con l’età e a causa della vita troppo sedentaria, dimentichiamo come usare il nostro corpo. Usiamo solo la testa e le braccia, mentre la spina dorsale, i fianchi e le gambe ci servono solo per spostarci dalla macchina all’ascensore o alla poltrona girevole, dalla quale possiamo di nuovo riprendere a usare solo le mani e la testa. Limitando i nostri movimenti, non siamo più in grado di muoverci con forza e agilità, e con efficienza. Perdendo coscienza del nostro corpo, non solo limitiamo i nostri movimenti, ma dimentichiamo anche chi siamo veramente.
Il Tal Chi Chi Kung è parte integrante della tradizione taoista. Basato sui principi del Tao, è una espressione del Tao stesso attraverso il movimento che è un modo per capire e realizzare l’essenza del Tao. Attraverso la pratica quotidiana del Tal Chi Chi Kung, potremo diventare di nuovo come bambini, senza tensioni.
Possiamo imparare di nuovo come muoverci liberamente, in modo naturale, con tutte le parti del corpo in unità e armonia, sia strutturalmente che energeticamente. In questo modo rifletteremo la nostra connessione con una unità più vasta, in armonia con l’universo. Con il Tal Chi Chi Kung saremo di nuovo noi stessi.
Oggi esistono molti stili di Tal Chi. Al di là dello stile, il primo passo è imparare a ricordare la sequenza dei movimenti, ciò che si chiama la forma di Tai Chi. Una volta che si è imparata la forma, il resto del lavoro consiste nell’imparare a dirigere l’energia in ogni posizione, ciò che è chiamato lavoro interno. Il lavoro interno è ciò che distingue il Tal Chi e lo rende unico rispetto agli altri stili esterni di arti marziali. La struttura interna è ciò che permette al corpo di muoversi in unità. Non imparare il lavoro interno è come rifiutarsi di guardare se nell’ostrica si trova la perla.
II fondamento della struttura interna del Tai Chi è la meditazione. Molti studenti di Tai Chi non ricevono alcun insegnamento riguardante la meditazione; sfortunatamente si insegna principalmente una lunga e difficile sequenza di movi-menti. Per imparare questa forma sono necessari anni di pratica, in modo da renderla perfetta. Spesso il lavoro interno è quindi trascurato.
Il vantaggio più evidente del Tal Chi Chi Kung è che consiste in una forma breve, di tredici movimenti che si ripetono nelle quattro direzioni. Sebbene sia una forma breve, contiene I’essenza del Tal Chi; non richiede anni di pratica per memorizzare la sequenza dei movimenti, quindi ci si può dedicare al lavoro interno molto presto. Quando si è padroni dell’essenza del Tai Chi, imparare le forme lunghe è relativamente facile.
La forma di tredici movimenti
I principi di base di tutte le forme e gli stili di Tai Chi sono sempre gli stessi:
1. Concentrare la mente e il Chi.
2. Rilassarsi durante il movimento mentre si distingue chiaramente lo Yin e lo Yang (vuoto e pieno).
3. Tenere il corpo radicato e il centro di gravità basso.
4. Tenere la struttura ossea allineata con le forze del cielo e della terra, e trasferire la forza della terra attraverso le ossa in un unico punto.
5. Permettere al Chi di scorrere e muovere i muscoli, le ossa e i tendini attraverso movimenti lenti, coordinati, senza spingere il corpo verso i suoi limiti estremi, continui e armoniosi con la partecipazione di tutto il corpo.
La forma è molto semplice nella sua struttura, però contiene in sé l’essenza del Tai Chi. Può essere inoltre praticata anche in uno spazio ristretto.
Il Tai Chi Chi Kung si pratica nelle quattro direzioni, a partire da Nord, muovendosi in senso antiorario prima, quindi in senso orario. Dal momento che le due parti sono l’una di seguito all’altra, il set può essere ripetuto finché lo si desidera. Se il tempo è limitato, si può semplicemente eseguire la forma in una direzione sola.
La forma breve è stata disegnata proprio per permettere in pochi movimenti, così che tutti abbiano la possibilità di impararla, di far muovere in modo eccellente la colonna, la zona lombare soprattutto ma anche tutte le altre articolazioni senza paura di farsi male. Spesso sentiamo dire di vari infortuni alle ginocchia causati da una cattiva postura portata poi all’accesso da forme troppo aperte, difficili da mantenere con problemi articolari. In questo caso, invece, la pratica del Tai Chi diventa la cura ideale per tutti questi tipi di problemi. Questo è solo uno degli aspetti interessanti della pratica del Tai Chi, ma fondamentale perché più persone si possano accostare a questa disciplina senza il rischio di farsi male.